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Di seguito troverai alcuni articoli apparsi sulla stampa che riguardano le nostre mongolfiere.


NEL BLU DIPINTO DI... - di Franco Mammana - dalla rivista "Nostop" n° 36 ott 2002

Palloni di carta e affreschi volanti: un altro viaggio in balia del vento e con la testa tra le nuvole.

Klimt, Picasso, Mirò, disegni infantili, stilizzazioni e astrazioni si alternano come visioni sullo sfondo azzurro del cielo simili a "farfalle multicolori come i prati di maggio e morbidi come spuma di mare": non siamo sotto l'effetto di un allucinogeno o di qualche buon bicchiere di vino e nemmeno in una galleria d'arte ma semplicemente di fronte a una sarabanda di mongolfiere di carta sulle quali abili artisti contemporanei di ogni età si sono divertiti a riprodurre le opere di altri più blasonati o semplicemente quelle del loro fantasioso ingegno. 
Il merito di averci regalato questa girandola di emozioni va ai soci dell' A.R.I.A. (Associazione Realizzatori Italiani di Aerostati - www.ariaonline.it - tel. 0861 918292) del Comitato Giuseppe Forlini che per l'ottavo anno consecutivo hanno organizzato il concorso "Affreschi Volanti" tramite il quale tentano di perpetuare questa antica tradizione un tempo molto diffusa soprattutto in occasione di sagre e feste patronali e che oggi è rimasta viva solamente in alcune località del Centro Italia - Civitella del Tronto (TE), Ventotene (LT), Pacentro (AQ), S. Marcello Pistoiese (PT), Montemerano (GR), Castelplanio (AN), Blera (VT), Papiano (PG), Turania (RI) Castel Sant'Elia (VT), Acquaviva delle Fonti (BA) - ed in molte località della Puglia. 
Come un'infinità di altre invenzioni pare che anche questa sia nata in Cina molto prima che i fratelli Montgolfier innalzassero il loro pallone ad Annonay il 5 giugno 1783. L'Italia fu il secondo paese dopo la Francia in cui furono sperimentati i primi voli aerostatici grazie all'opera del prof. Landriani nella sua villa di Monza il 15 novembre 1783. La straordinaria semplicità e la spettacolarità delle mongolfiere di carta, semplici involucri di carta velina sagomata e opportunamente decorata, tenuta insieme da colla di farina, cerchi di canna, fil di ferro, stracci imbevuti di petrolio, grassi e alcool, dal peso di pochi grammi, hanno alimentato la fantasia di molti che grazie alla realizzazione di queste "macchine" più leggere dell'aria hanno visto il coronamento dell'ancestrale desiderio dell'uomo di innalzarsi nel cielo. 
Tutto l'Ottocento è stato un fiorire di iniziative volte ad allietare festività e ricorrenze di ogni genere, la cui storia non è meno suggestiva di quella delle "sorelle maggiori" dotate di navicella per il trasporto di persone. 
Raggiunto il massimo sviluppo tra il 1920 e il 1940 grazie anche alla pubblicazione nel 1906 di un manuale scritto dal Padre Barnabita Raffaele Martini su "L'arte di costruire i palloni di carta", in seguito a vari incidenti che causarono danni alla navigazione aerea si cominciarono a vietare i lanci in tutta Italia. 
Attualmente in Brasile, dove questa attività tradizionale è diffusissima, il volo delle mongolfiere di carta è vietato per legge a causa dei gravi danni che la caduta di questi palloni incendiandosi hanno provocato e sono nati molti comitati che ne chiedono il ripristino regolamentato.
In Italia invece si deve alla passione dell'abruzzese Giuseppe Forlini (1893-1975), con gli oltre mille palloni aerostatici costruiti nel corso della sua vita, e a coloro come i soci dell'ARIA che ne hanno raccolto il testimone, la sopravvivenza e l'evoluzione di questa antica tradizione che ci fa rendere conto di quante cose belle si stiano perdendo mentre troppo spesso i nostri presunti divertimenti si appiattiscono in un conformismo quotidiano che poi ci fa sbarrare gli occhi per lo stupore davanti a queste intriganti meraviglie volanti.

FRANCO MAMMANA


L'ARTE AEROSTATICA - di Angela Ronchi - dalla rivista "Artigianato - tra arte e design" supplemento al n° 48 gen/mar 2003

Per partecipare al concorso "Affreschi Volanti" artisti in erba e giovani studenti di talento affidano la propria fantasia a fusi di carta che assemblati con nastro adesivo e ferro filato si innalzano nel cielo danzando tra le nuvole.


Si può essere artisti in tanti modi: dipingendo, scrivendo, plasmando creta, scolpendo, oppure affidando le proprie fantasie a fogli di carta colorata che sorretti da ferro filato, semplice nastro adesivo e grazie ad ore ed ore di paziente applicazione, s'innalzano nel cielo sconfinato giocando tra le nuvole.
E' proprio questa la forma espressiva prescelta da Giuseppe Ietto, per gli amici Ceccopeppe che, nei suoi ritagli di tempo, a Civitella del Tronto (Te), un tranquillo ed affascinante paesino in terra d'Abruzzo, dove vive, ha fatto dell'arte aerostatica, da un po' di anni a questa parte il suo hobby preferito.
Sorelle storiche delle ben più resistenti mongolfiere con cestello (per il trasporto di persone), quelle in carta, nate originariamente per allietare le feste paesane nei cui programmi non mancavano mai accanto alla banda musicale e ai fuochi d'artificio, superato il periodo di oblio in cui vennero poste a causa degli incendi pericolosissimi di cui erano la causa, assumono oggi una grandissima valenza artistica, proprio perché essendo composte da fusi permettono ad artisti in erba o giovani di talento di esprimere tutta la propria arte e sensibilità. 
Prima ci pensavano Emidio Gemmi e poi Giuseppe Forlini, detto "Spacchitt" ad allietare le feste di Civitella, interpretando con molta inventiva e gli ingredienti semplicissimi di una volta, l'arte aerostatica; bastavano la carta bianca, la colla di farina e le stecche in legno a permettere alla fantasia di prendere corpo. 
I racconti su quelle magie hanno affascinato ed incuriosito Ceccopeppe che ha voluto risvegliare oggi quei frammenti di sogno in una memoria viva tutta civitellese che, grazie ai tempi cambiati e ai moderni strumenti di cui si ha la fortuna di disporre, è ora capace di riunire appassionati di arte aerostatica di tutta Italia.
L'hobby è infatti diventato impegno assiduo e da lì le idee si sono succedute a ritmo incessante, come quella di creare l'A.R.I.A. (Associazione Realizzatori Italiani di Aerostati) di cui Giuseppe Ietto è Presidente e che, legalmente riconosciuta nel novembre 1994, comprende ora tantissimi soci sparsi in tutta Italia e mantiene contatti con altre nazioni come ad esempio l'Argentina, la Germania e il Brasile patria dei palloni aerostatici.
Scopo dell'associazione è quello di creare una sorta di archivio della fantasia dove meticolosamente custodire le tecniche acquisite, i filmati realizzati, le conoscenze aerostatiche raggiunte, le partecipazioni a programmi televisivi o radiofonici.
L'associazione svolge attività di intrattenimento in varie piazze d'Italia, inserendosi con successo nelle manifestazioni più disparate, organizza corsi nelle scuole, come pure cura annualmente l'allestimento del Concorso "Affreschi Volanti" in cui una giuria di persone esperte del settore premia a fine maggio, i palloni decorati dai partecipanti, per lo più studenti delle scuole ad indirizzo artistico, ma anche singoli artisti.
Tutto inizia con l'invio a chi si è iscritto al concorso dei fusi in carta componenti il pallone. I fusi vengono decorati e poi rispediti all'associazione che provvederà ad assemblarli.
L'associazione inoltre, al passo con i tempi, oltre a dotarsi del "Bollettino dell'Aria", un giornalino tutto sull'arte aerostatica che viene inviato gratuitamente agli iscritti, ha provveduto grazie alla intraprendenza di Giuseppe Ietto e all'apporto instancabile del vice-presidente Prof. Enrico Maddalena a dotarsi anche di una pagina internet: www.ariaonline.it dove è possibile estrapolare tutte le notizie di rilevanza sull'associazione. Chi volesse intraprendere questo viaggio con "la testa tra le nuvole" può iscriversi all'Aria o acquistare il manuale del Prof. Enrico Maddalena ("Il libro delle mongolfiere" ediz. Il Castello), i numeri di telefono da comporre sono: 0861.918292 o 333.2911650.

ANGELA RONCHI


MONGOLFIERE "FAI DA TE" - di Franco Mammana - dalla rivista "Touring Junior" anno 9 n° 1 gen 2003

Palloni di carta trasformati in "affreschi violanti": succede ogni anno e tutti possono partecipare alla creazione delle mongolfiere, basta saper volare con la fantasia.

Klimt, Picasso, Mirò, disegni infantili, stilizzazioni e astrazioni si alternano come visioni sullo sfondo azzurro del cielo simili a "farfalle multicolori come i prati di maggio e morbidi come spuma di mare": non siamo sotto l'effetto di qualche buon bicchiere di vino e nemmeno in una galleria d'arte ma semplicemente di fronte a una sarabanda di mongolfiere di carta sulle quali abili artisti contemporanei di ogni età si sono divertiti a riprodurre le opere di pittori più famosi o semplicemente quelle della loro fantasiosa creatività.
Il merito di averci regalato questa girandola di emozioni va ai soci dell' A.R.I.A. (Associazione Realizzatori Italiani di Aerostati - www.ariaonline.it - e.mail info@ariaonline.it - tel. 0861 918292 - fax 0861 91138) del Comitato Giuseppe Forlini che per l'ottavo anno consecutivo hanno organizzato il concorso "Affreschi Volanti", tenutosi a Pescara, tramite il quale tentano di perpetuare questa antica tradizione un tempo molto diffusa ma che oggi è rimasta viva solamente in alcune località del Centro e Sud Italia.

Ma partecipare a questa splendida iniziativa è alla portata di tutti, adulti e ragazzi di ogni età. In particolare è aperta a tutte le scuole, dalle materne alle superiori, e agli Istituti d'Arte. Infatti il concorso è suddiviso in due categorie: JUNIOR per partecipanti da 0 a 14 anni e SENIOR per quelli oltre i 14 anni. 
Contattando il Comitato Organizzatore tramite il sito internet - sul quale potrete vedere le mongolfiere già realizzate in altri concorsi e avere informazioni, consigli, dettagli costruttivi e suggerimenti - o tramite i numeri telefonici indicati, si riceverà il modulo di iscrizione, il bando con le regole del concorso ma soprattutto il Kit con 12 spicchi o fusi di "carta modello" sagomata (quella usata in sartoria) da dipingere con la tecnica decorativa che più si preferisce: occorre però fare attenzione che il colore, una volta essiccato, non risulti né troppo pesante né troppo rigido e che sia perfettamente asciutto prima di incartarlo e rispedirlo all'Associazione. 
Il montaggio avverrà a cura dell'A.R.I.A. che provvederà ad assemblare e ad incollare i fusi su un supporto ignifugo di "cartene" colorato - quello usato per i sacchetti della spesa - realizzando così la propria mongolfiera artistica.
Il termine ultimo per la consegna dei fusi decorati è sabato 12 aprile 2003 e la manifestazione espositiva con la premiazione delle "opere volanti" classificate avverrà sabato 31 maggio 2003. Verranno premiati i primi 6 classificati di ogni sezione con premi in denaro, ma il primo premio è addirittura di 1500 €. 
QUINDI RAGAZZI RIMBOCCATEVI LE MANICHE, LIBERATE LA FANTASIA E BUON LAVORO !!! 


BOX n°1
Come un'infinità di altre invenzioni pare che anche questa sia nata in Cina molto prima che i fratelli Montgolfier innalzassero il loro pallone ad Annonay il 5 giugno 1783. L'Italia fu il secondo paese dopo la Francia in cui furono sperimentati i primi voli aerostatici grazie all'opera del prof. Landriani nella sua villa di Monza il 15 novembre 1783. 
Si deve alla passione dell'abruzzese Giuseppe Forlini (1893-1975), con gli oltre mille palloni aerostatici costruiti nel corso della sua vita, e a coloro come i soci dell'ARIA che ne hanno raccolto il testimone, la sopravvivenza e l'evoluzione di questa antica tradizione che ci fa rendere conto di quante cose belle si stiano perdendo mentre troppo spesso i nostri presunti divertimenti si appiattiscono in un conformismo quotidiano che poi ci fa sbarrare gli occhi per lo stupore davanti a queste intriganti meraviglie volanti.

BOX n°2
La straordinaria semplicità e la spettacolarità delle mongolfiere di carta, semplici involucri di carta velina sagomata e opportunamente decorata, tenuta insieme da colla di farina, cerchi di canna, fil di ferro, stracci imbevuti di petrolio, grassi e alcool, dal peso di pochi grammi, hanno alimentato la fantasia di molti che grazie alla realizzazione di queste "macchine" più leggere dell'aria hanno visto il coronamento dell'ancestrale desiderio dell'uomo di innalzarsi nel cielo. 
Tutto l'Ottocento è stato un fiorire di iniziative volte ad allietare festività e ricorrenze di ogni genere, la cui storia non è meno suggestiva di quella delle "sorelle maggiori" dotate di navicella per il trasporto di persone. 
Oggi questa tradizione è rimasta viva solamente in alcune località del Centro Italia - Civitella del Tronto (TE), Ventotene (LT), Pacentro (AQ), S. Marcello Pistoiese (PT), Montemerano (GR), Castelplanio (AN), Blera (VT), Papiano (PG), Turania (RI) Castel Sant'Elia (VT), Acquaviva delle Fonti (BA) - ed in molte località della Puglia, dove è possibile vedere le mongolfiere di carta in occasione di sagre e feste patronali.


FRANCO MAMMANA


AFFRESCHI VOLANTI - di Marco Majrani - dalla rivista "Itinerari e luoghi" n° 40 sett 1995

Breve cronistoria delle mongolfiere di carta. Raduni, manifestazioni e indirizzi utili per accostarsi a quest'antica e romantica espressione del desiderio umano di volare.

In Europa, soprattutto nel secolo scorso, era in uso l'abitudine di costruire palloni ad aria calda non pilotati, in occasione delle feste paesane. Un curioso manuale, scritto dal religioso italiano padre barnabita Raffaele Martini nel 1906, dimostra come fosse diffusa la consuetudine d'innalzare mongolfiere di carta durante le feste religiose. Il libro, "L'arte di costruire palloni di carta", spiega come fabbricare piccoli aerostati, anche con forma non convenzionale.
Ben presto, tuttavia, questa pratica fu severamente vietata quasi ovunque, a causa degli incendi che gli aerostati talvolta appiccavano nei luoghi di caduta, o in tempi più recenti per l'ostacolo che potevano causare alla navigazione aerea. I primi tentativi di regolamentazione dei veicoli con palloni "a fumo" o "a fuoco" risalgono già al Lombardo-Veneto ed alla Francia nei primi mesi del 1784.
In Italia la secolare tradizione della costruzione e del lancio di aerostati di questo tipo è però rimasta e si è tramandata con tutto il suo bagaglio di segreti tecnici fino ai giorni nostri. È ancora possibile ammirare questi straordinari palloni sull'isola di Ventotene, per la Festa di Santa Candida e nei paesi di: Civitella del Tronto (TE), San Marcello Pistoiese (PT), Pacentro (AQ) e Montemerano (GR).
Oggi ci si può dedicare a questa vera e propria disciplina, che non si limita all'aspetto puramente tecnico ma va ben oltre, sconfinando ampliamente del mondo dell'arte figurativa popolare e tradizionale aderendo ad una associazione denominata A.R.I.A. nata recentemente a Civitella del Tronto, l'Associazione raggruppa coloro che intendono accostarsi legalmente a quest'antica e romantica espressione del desideri umano di volare, organizzando raduni e manifestazioni e fornendo ai neofiti le indicazioni pratiche per costruire un pallone di carta. La realizzazione di un aerostato di questo tipo richiede una notevole conoscenza tecnica e anche un'ottima attitudine artistica: i palloni che vengono preparati durante le feste tradizionali nei paesi sono dei veri Affreschi Volanti, delle opere d'arte spontanea che il più delle volte vengono perdute dopo il primo e unico volo. Le loro dimensioni generalmente non superano i 5 - 6 metri di altezza, ma in alcuni casi vengono realizzate mongolfiere di 12 - 15 metri.
I primi appuntamenti per vederle volare sono: ad Acquaviva delle Fonti (BA) ed a San Marcello Pistoiese l'8 settembre, all'isola di Ventotene (LT) il 20 Settembre, ed il 7 ottobre a Pacentro (AQ). A Civitella del Tronto, l'A.R.I.A. organizza più raduni: all'Epifania, il lancio de "Lu pallò de la Befana", in Maggio per la Festa di Sant'Ubaldo e un grande Concorso d'Arte e Decorazione Aerostatica intitolato a Giuseppe Forlini, precursore locale della fabbricazione di mongolfiere di carta che nei 40 anni di attività costruì oltre 1000 palloni.

MARCO MAJRANI


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